martedì 15 luglio 2008

ricordando l'infanzia

C'era una volta lo zar Dadone,
in una parte di una nazione,
in un regno lontano lontano.
Fu in gioventù assai tristo sovrano
ed ai vicini del suo paese
egli, audace, portò molte offese;
però un'ubbìa, da vecchio, l'afferra
di porre fine aglia tti di guerra,
esoprattutto di riposare.
ora incominciano a tormentare
tutti i vicini il re venerando,
danni terribili organizzando.
perché i confini della nazione
fossero salvi dall'invasione,
a mantenersi costretto egli era
molti soldati sotto bandiera.
Di tra i soldati nessuno dormiva,
però a buon fine non si riusciva;
da Mezzogiorno c'era l'attesa,
ma da Levante la guerra è scesa:
qui ora puntano lgi ospiti ingrati,
vengon dal mare tutti adirati.
Zar dadone aveva perso, intanto,
il suo sonno e struggevasi in pianto.
Cos'è la vita in trepidazione!
per un soccorso, con devozione
si rivolse ad un vecchio sapiente
ch'era astronomo e un penitente...
Manda un corriere col suo messaggio:
ecco innanzi a Dadone quel saggio.
Stava dinanzi e da un suo tesoro
estrasse fuori un Galletto d'oro.
"Questo volatile" il saggio intima
"fai posar d'una guglia alla cima;
il Gallo d'oro mio certamente
diventerà una scolta fidente:
allorché tutto all'intorno tace,
questo mio gallo poserà in pace;
però se appena da qualche terra
si minaccia al tuo regno una guerra,
o un'invasione di forze oscure,
o ancora ignote e nuove sventure,
il mio Gallo lo stesso momento
t'esplicherà il suo impegno contento,
quindi strepiterà risvegliato,
e cambierà al momento di stato."
Non sa quel saggio il re ringraziare
e nucchi d'oro vuole donare.
"Per una sì grande obbligazione,"
dice il sovrano con degnazione
"come se fosse proprio il mio, ovunque
soddisferò un tuo desiderio qualunque"
A. S. Puskin , Il Galletto d'oro














...e poi dicono che uno viene su un po' turbato...

ille mi par essse do videtur




Ille mi par... par esse deo videtur
Ille si fas... est superare divos
Ille mi par

par esse deo videtur.
Ille si fas

est superare divos.
Sedens adversus identidem
te spectat et audit
dulce ridentem
misero quod omnis
eripit sensus mihi...
Nam simul te
te Lesbia aspexi
nihil est super mihi
tum quoque vocis
lingua sed torpet...
Tenuis sub artus
fiamma demanat
sonitu suopte...
Par esse deo videtur...
Tintinnant aures
gemina teguntur
lumina nocte.

Mi pare un dio quello che siede accanto a te.
occhi negli occhi, dolcemente tu ridi...
Ed io mi sento morire, se ti guardo io,
al mio cuore la voce manca...

giovedì 3 luglio 2008

ricordando...

qui è cominciato il nostro sodalizio...

..e al ritorno ecco quanto scrive la cara rò: "sto proprio mbriacà secca spettacolo è troppo bello quasi posso volare tu come dai a guidare spettacolo amica mia e pure domenico xò è amico nostro ciao Tvtb".

RòMìPri

giovedì 5 giugno 2008

ojalà

Ojala que las hojas no te toquen el cuerpo cuando caigan,
para que no las puedas convertir en cristal.
Ojala que la lluvia deje de ser milagro que baja por tu cuerpo,
ojala que la luna pueda salir sin ti.
Ojala que la tierra no te bese los pasos.

Ojala se te acabe la mirada constante,
la palabra precisa, la sonrisa perfecta.
Ojala pase algo que te borre de pronto
una luz cegadora, un disparo de nieve.
Ojala por lo menos que me lleve la muerte
para no verte tanto, para no verte siempre
en todos los segundos, en todas las visiones.
Ojala que no pueda tocarte ni en canciones.

Ojala que la aurora no de gritos que caigan en mi espalda,
ojala que tu nombre se le olvide a esa voz.
Ojala las paredes no retengan tu ruido de camino cansado,
ojala que el deseo se vaya tras de ti.
A tu viejo gobierno de difuntos y flores.

Ojala se te acabe la mirada constante
la palabra precisa, la sonrisa perfecta.
Ojala pase algo que te borre de pronto
una luz cegadora, un disparo de nieve.
Ojala por lo menos que me lleve la muerte
para no verte tanto, para no verte siempre
en todos los segundos, en todas las visiones.
Ojala que no pueda tocarte ni en canciones.
Ojala pase algo que te borre de pronto
una luz cegadora, un disparo de nieve.
Ojala por lo menos que me lleve la muerte
para no verte tanto, para no verte siempre
en todos los segundos, en todas las visiones.
Ojala que no pueda… tocarte ni en canciones.


venerdì 30 maggio 2008

La scuola è finita

..un sospiro di sollievo? felicità perchè finalmente smetto di urlare e distruggermi la gola? ..forse.
Ma anche molta tristezza.. non credevo che avrei amato così tanto questo lavoro, eppure era l'unica certezza che avevo: io la prof prorpio non volevo farla!! e invece... eccomi qua, a fine anno, stanca morta, con le corde vocali che non servono più a niente e con la pazienza ormai esaurita, ma... con tanta tristezza e malinconia..
col mio lavoro non ho a che fare solo con scartoffie o con gente di passaggio... lavoro con ragazzi, adolescenti, ed è la cosa più bella, scoprirli e riscoprirsi in loro. Certo, non è semplice, ti fanno disperare, soprattutto quando fanno chasso e non si riescono asedare in nessun modo, o quando non studiano e i loro elborati ti fanno cadere braccia e capelli..ma come si può non amarli? tutti, senza distinzione, io adoro anche i più "fetenti", quelli che quando parli non ascoltano, quelli che ti fanno disperare, o quelli che rispondono in maniera arrogante..
questo è stato il regalino delle mie alunne per me, inutile dire che , se ci penso, mi commuovo...


martedì 27 maggio 2008

Sicuro precariato

questa sembra tagliata su misura per me...e non solo per me!



lunedì 26 maggio 2008

lunedì 19 maggio 2008

Kastrato 2..

oggi abbiamo corretto il nuovo volume di Kastrato, questo è stato veramente difficile...il buon Arkàs mi ha messa seriamente alla prova..
comunqe alla fine anche questo è finito e tra qualche giorno sarà anche pronto e fresco di tipografia!
:)

domenica 11 maggio 2008

venerdì 9 maggio 2008

In ricordo di Peppino Impastato

30 anni fa, nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della camapgna elettorale, viene assassinato Peppino Impastato con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale.

giovedì 8 maggio 2008

il nome tuo

Maria!
io temo di scordare il nome tuo
come un poeta teme di scordare
qualche
parola nata fra i tormenti delle notti,
uguale per grandezza a dio.
Il tuo corpo io saprò custodire ed amare
come un soldato,
stroncato dalla guerra,
inutile,
ormai di nessuno,
custodisce la sua unica gamba.
Maria,
non vuoi?
Non vuoi?
ed allora di nuovo,
afflitto e cupo,
io prenderò il mio cuore
e, irrorandolo di lacrime,
lo porterò
come un cane
porta
nella sua cuccia
la zampa stritolata dal treno.

V. Majakovskij, la nuvola in calzoni

Tango to EVORA

..questo invece mi ricorda una sera, 7 anni fa, gennaio, o forse febbraio, un palco, due chitarre e tanta curiosità... SPETTACOLO!


mercoledì 7 maggio 2008

video

e sì..è da un po' che posto video...
sarà una nuova fase.. chissà... chiudere gli occhi e sognare..

sabato 19 aprile 2008

Samuele Bersani - Cosa Vuoi Da Me

Siamo fatti come nuvole che nel cielo si confondono
Pronti a scatenare un fulmine
Ma ci divide il passaggio di un aereo.
Non so più se credere
Agli amici che mi parlano di te.
Sono delle vipere
Se mi dicono che adesso stai benissimo.
Cosa vuoi da me? Cosa vuoi da me? (...)
Amore, adesso vestiti,
Sto venendo lì a riprenderti
Faccio quello che vuoi tu
Una stanza senza la tv.
Neanche l'ombra di un telefono
Parleremo ad un millimetro io e te
Saliremo sopra un albero
Di quello che faremo, questo il minimo.
Cosa vuoi da me? Cosa vuoi da me? (...)
Si ... lo so che sono stupido, che bastavano due coccole
Che ... sei anche un'altra cosa da me
Non ... un nemico da combattere.
Sì per me che sono libero
Ma c'è anche il lato comico con te
Io sarò davvero libero
Confondendomi con te nel cielo limpido.
Cosa vuoi da me? Cosa vuoi da me? (...)
Siamo fatti come nuvole che nel cielo si confondono
Fino a quando arriva il vento dell'est
Inevitabilmente si dividono.
Io non so cosa cerchi da me, pensi forse
Che sia stupido o no?
O addirittura che ho bisogno di te.
Ma ti prego torna subito


venerdì 18 aprile 2008

E ti vengo a cercare (Fisiognomica, 1988)

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.


martedì 15 aprile 2008

e forza italia...

forza italia FORZA ITALIA forza italia FORZA ITALIA forza italia FORZA ITALIA forza italia...italia...FORZA!!!! 5 anni passano!!!

lunedì 14 aprile 2008

domenica 13 aprile 2008

waltour

ed eccoci qua, mi ero impegnata:
"stavolta non voterò!!!"
..e invece mi hanno convinta! chi? i giornali le tv, bruno vespa, berlusconi... ci si sono messi propiro tutti, d'impegno, per convincermi a farlo.. e così stasera l'ho fatto, in 4, ci siamo fatti forza l'un l'altro, siamo andati in giro con l'auto, abbiamo fatto diverse tappe (a casa prendere la tessera elettorale, 4 scuole diverse..) il nostro waltour è cominciato intorno alle 19,00 e si è concluso oltre un'ora più tardi.
inutile dire in che modo sono entrata nella cabina elettorale, ho fatto in fretta, senza neanche guardare bene le schede... sai com'è.. la tentazione id strapparle o di scarbocchiarci sopra era troppo forte...
e comunqe lascio la parola a Vauro che meglio ha saputo esprimere lo stato d'animo di molti di noi...



...e comunque.. 4 voti (anzi 8!!!!) che non stavano proprio a "numero"!!!! mo' almeno un invito a cena per ringraziarci ci vorrebbe... :D

venerdì 11 aprile 2008

schegge di follia

ritorno

è un po' di tempo che non scrivo e non posto foto.
in realtà è un po' di tempo che non scatto... mi sono di nuovo addormenta.
ho messo su questo blog per postare le mie foto, non per scrivere altro.. e forse è per questo che sono molto più concentrata sul mio myspace, ma stasera ho sentito il bisogno di ritornare qui, di lasciare ancora un segno, una traccia.. perché... ho letto l'indirizzo del miop blog, col suo nome: a028- cafè ton trellon... e non posso abbandonarlo!!
in realtà non è che abbia qualcosa da scrivere, ma l'idea di abbandonare così il mio a028 mi ha fatto un po' male per cui eccomi qua a scrivere una serie di parole e frasi inutili, che non hanno inizio ne' fine, solo per il dovere di conservare, almeno nella memoria, una parte di quei 4 m quadri della mia a028, ribattezzata "cafè ton trellon", il "caffè dei pazzi"(e lo so! in italiano suona davvero male!).
e allora viviamo un attimo di nostalgia e pensiamo a tutte le persone che vi sono transitate, chi per un caffè, chi per una chiacchiera, un biscotto, un bicchiere di vino, un sorso di birra, un barattolo di nutella a colazione, un piatto di pasta notturno, una guardata al soffitto...
questo è per voi...

domenica 3 febbraio 2008

lunedì 31 dicembre 2007

Buon Anno!
Καλή Πρωτοχρονιά!



lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale!
Joyeux Noël!
Καλά Χριστούγεννα!

lunedì 17 dicembre 2007

Diamanti insanguinati


Scarica il filmato sull'azione diamanti e aiuta AI inviandolo ai tuoi amici!


IL VERO COSTO DEI DIAMANTI

La campagna di Amnesty International.

All'inizio del 2000, Amnesty International - insieme ad altre organizzazioni - ha lanciato la campagna mondiale sui diamanti insanguinati: da allora, l'espressione "Un diamante è per sempre" suscita in molti un sentimento di inquietudine e di istintiva repulsione, tant'è che sembra essere stata accantonata dalla De Beers che la utilizzava nella propria pubblicità.
Consumatori, produttori, commercianti di gioielli e oreficeria hanno scoperto che potrebbero essere stati inconsapevolmente implicati in uno dei conflitti che hanno devastato - e ancora devastano- una larga parte del continente africano (soprattutto Angola, Sierra Leone, Liberia, Repubblica Democratica del Congo).
I diamanti estratti - spesso da civili obbligati sotto la minaccia delle armi - nelle zone controllate da gruppi di ribelli armati sono, infatti, la principale fonte di finanziamento per l'acquisto delle armi e dell'equipaggiamento militare che alimentano queste guerre, causando grandi masse di sfollati, omicidi, stupri, mutilazioni, uso di bambini soldato.

L'Onu ha bandito, a luglio 2000, il commercio di armi in Sierra Leone e sottoposto quei diamanti a controlli. Il Consiglio d'Europa ne ha vietato il commercio fino all'inizio del 2002. A distanza di quasi due anni, si continuano a raccogliere i frutti di questo lavoro:
• il 22 giugno 2001, il Consiglio mondiale dei diamanti, che presiede alla commercializzazione di tutti i diamanti grezzi, Amnesty International e altre associazioni hanno espresso in una dichiarazione comune il loro sostegno al "Clean Diamonds Act", introdotto dal Senato degli Stati Uniti per proibire l'importazione dei diamanti provenienti da zone di conflitto e imporre gravi sanzioni a chi li commercia;
• il 5 luglio scorso, i rappresentanti di 34 governi e della Commissione europea hanno concordato a Mosca le linee generali di un sistema internazionale di certificazione dei diamanti grezzi in modo da escludere dal commercio il contrabbando;

Un risultato dovuto in massima parte al lavoro infaticabile e spesso poco appariscente di centinaia di migliaia di persone nel mondo, che per mesi e mesi hanno inviato lettere e appelli a governi, istituzioni intergovernative, aziende, commercianti, sensibilizzato l'opinione pubblica. Esponenti del business dei diamanti a tutti i livelli sono stati chiamati - anche nelle fiere specializzate del settore come Vicenza Oro del giugno 2000 - a garantire che non commerciavano in "diamanti sporchi". In questo modo, consumatori grossisti e gioiellieri hanno cominciato a fare domande scomode ai propri fornitori. La De Beers, che controlla quasi i due terzi del commercio mondiale - dopo alcuni lunghi silenzi e un imbarazzato comunicato del marzo 2000 - ha dovuto impegnarsi a eliminare dai propri acquisti i "diamanti insanguinati".
Un lavoro iniziato nel 1991, quando Amnesty ha denunciato -inascoltata - i rischi insiti nelle vicende della Sierra Leone: il traffico illegale di armi e il loro uso per gravi violazioni dei diritti umani, la piaga dei bambini soldato, l'impunità concessa ai responsabili di gravi crimini contro l'umanità.

Diamanti insanguinati: la situazione oggi.

Nonostante gli sforzi fatti e i risultati ottenuti in seguito alla pressione dell'opinione pubblica con la Azione di Crisi sulla Sierra Leone effettuata lo scorso anno, uno dei problemi che stava alla base di quella azione (i diamanti) continua a non avere ancora una soluzione, anche se si sono fatti certamente dei passi avanti, e di non poco conto.
La nostra Sezione ha partecipato all'azione Sierra Leone nella primavera/estate del 2000 con delle azioni mirate prevalentemente al settore economico, ed accompagnate da importanti interventi nel campo del commercio delle armi e dei bambini soldato. Alcuni risultati di rilievo sono stati ottenuti a livello internazionale, come il blocco della importazione di diamanti grezzi dalla Sierra Leone, l'inizio del processo di studio per la certificazione, l'impegno di operatori economici del settore a far sì che anche il commercio internazionale e le aziende di lavorazione dei diamanti grezzi fossero vincolate a costo di pesanti sanzioni ad accertarsi sulla provenienza effettiva delle gemme.

1) Il "Kimberley process"

Sul piano tecnico (quello degli sforzi per far sì che i diamanti grezzi esportati dalla Sierra Leone venissero accompagnati da una certificazione ineccepibile) il risultato più apprezzabile era stato raggiunto con la costituzione di una Commissione tecnica che mettesse a punto un processo di certificazione (chiamato "Il procedimento Kimberley", dal nome della città sudafricana con un ruolo chiave nella estrazione e nel commercio dei diamanti).
Il "Kimberley process" è stato costituito su iniziativa del Sudafrica da rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali (ONU), numerose Organizzazioni non governative, e operatori economici del settore diamantifero, per arrivare alla definizione di un sistema di certificazione dei diamanti grezzi che possa garantire la provenienza da legittimi impianti di estrazione. L'obbiettivo è quello di fermare il commercio illegale di questi diamanti, che costituisce la principale fonte di finanziamento per l'acquisto delle armi che alimentano i conflitti e provocano le conseguenti gravissime violazioni dei diritti umani.
Nella riunione del Comitato tenuta a fine Novembre 2001 in Botswana è stato definito un quadro complessivo di riferimento per la certificazione, che comincerà ad essere applicata a metà 2002 e sarà pienamente effettiva alla fine del prossimo anno. E' prevista un'altra riunione a fine Marzo 2002 in Canada per proseguire nella messa a punto del sistema di controllo e certificazione. Esistono infatti ancora delle obiezioni di metodo e di principio da parte di un gruppo di ONG che hanno partecipato attivamente ai lavori (Action Aid, Amnesty International, Fatal Transactions, Global Witness, Oxfam International, Partnership Africa Canada, Phisician for Human Rights, World Vision) e che hanno richiesto specifiche più stringenti sui paragrafi 13,14 e 15 della VI Sezione della procedura: in particolare, sulla raccolta dei dati relativi all'estrazione, sul meccanismo di coordinamento e sulle regole che presiedono all'attività di monitoraggio.
In ogni caso bisogna far sì che l'Assemblea dell'ONU nella sessione primaverile del 2002 non solo sancisca la necessità di regole precise, approvando comunque un sistema di certificazione, ma anche che l'Assemblea chieda al Consiglio di Sicurezza di rendere vincolante la normativa per tutti gli Stati membri.
Sostengono le necessità di questi rigidi controlli alcuni Stati -soprattutto africani- come Sudafrica, Botswana, Namibia che sono forti produttori di queste pietre (questi tre stati insieme producono grezzo per 4 miliardi di dollari), e temono i possibili contraccolpi negativi sul mercato per effetto di campagne di controinformazione e boicottaggio, e anche i protagonisti economici del mercato come la De Beers, il Consiglio Mondiale dei diamanti, l'Associazione Internazionale dei Produttori di diamanti.
Alcuni grossi paesi - invece - sono restii a introdurre la certificazione obbligatoria: ad esempio gli USA, che acquistano il 65% dei diamanti venduti in tutto il mondo (anche se proprio gli USA hanno approvato a fine Novembre 2001 il "Clean Diamond Trade Act" che impone controlli alla importazione di diamanti provenienti da zone di conflitto), o la stessa Russia, produttrice di gemme grezze per quasi 2 miliardi di dollari. Forti resistenze si registrano implicitamente anche da parte di paesi come Israele e India che effettuano lavorazione e taglio di gemme grezze rispettivamente per oltre il 25% ed il 40% del totale mondiale.
Senza l'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che darebbe alla procedura il crisma della obbligatorietà, non ci sarebbero controlli né certificazioni.
Il Presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, l'Ambasciatore Moctar Ouane del Mali, in un comunicato stampa del 13 Dicembre scorso, ha sottolineato con rincrescimento come - nonostante l'embargo sui diamanti illegali decretato dal C.di S. il 5 Luglio del 2000 con la Risoluzione n. 306- in Sierra Leone sia il RUF che la Civil Defence Force (CDF) continuano a disporre di denaro ricavato dalla vendita di armi e ha espresso l'auspicio che si possa arrivare presto ad un valido sistema di certificazione.
Il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea, infine, l'11 Gennaio scorso ha deciso di prorogare il divieto della importazione di diamanti grezzi dalla Sierra Leone fino al 5 Dicembre 2002, salvo quelli la cui origine è certificata dai governi.

2) La posizione di A.I.

Nei contatti con esponenti politici e governativi, operatori del settore, diplomatici, AI ha sottolineato come il commercio illegale dei diamanti costituisca un facile sistema per coloro che vogliono sfuggire alla trasparenza delle transazioni commerciali e possa diventare una potenziale fonte di riciclaggio di denaro sporco per gruppi armati.
Recenti articoli sulla stampa internazionale hanno infatti evidenziato come negli ultimi tre anni anche Al Qaeda o l'Alleanza del Nord in Afganistan potrebbero avere utilizzato questo canale tramite la Liberia di Charles Taylor, importando gioielli dalla Sierra Leone e pagandoli al RUF con armi, cibo e medicine. AI non ha elementi per confermare o smentire questa tesi: ma è certo che il solo fatto che se ne parli (v. "Il Sole-24 Ore" del 26 Novembre 2001, pag. 3) costituisce di per sé un buon motivo per bloccare il commercio dei diamanti illegali.
Con questa azione a risposta rapida si allarga l'orizzonte geografico ad Angola, Repubblica Democratica del Congo (RDC) e Liberia, paesi nei quali il rifornimento di armi utilizzate in gravi abusi dei diritti umani è reso possibile dal commercio illegale dei diamanti grezzi e di altri materiali preziosi: già nello scorso mese di Settembre, la Direttrice della Sezione Italiana ha inviato un appello al Presidente del Comitato Kimberley, affinché i lavori giungessero rapidamente alla conclusione da noi auspicata.

3) Cosa chiede Amnesty International

La nostra richiesta è chiara: chiediamo un controllo sull'origine dei diamanti che istituisca
• Un sistema di certificazione indipendente e trasparente; sia esso quello risultante dal "Kimberley process" o un altro.
• Provvedimenti legislativi a livello nazionale coerenti con la normativa adottata a livello internazionale e diretti al controllo del commercio dei diamanti sia all'interno dei vari paesi, che sull'import/export;
• Una procedura che impedisca acquisti di armi ed altri equipaggiamenti militari (che si assume possano essere utilizzati per commettere abusi dei diritti umani) pagati con i ricavi della vendita di diamanti grezzi provenienti da zone di conflitto.
Non chiediamo invece un generico boicottaggio di tutti i diamanti, né di quelli provenienti da Angola, Sierra Leone e RDC.

Sul procedimento di certificazione chiediamo che:
• Sia approvato dal Consiglio di Sicurezza delle NN.UU. in modo da essere quindi vincolante per tutti gli Stati membri;
• Preveda un sistema trasparente e indipendente di verifica sia per i grezzi estratti ed esportati dalle miniere (allo scopo di accertare se provengono da miniere situate in zone di conflitto), che per quelli oggetto di prima importazione (es. dalle miniere alle aziende che li tagliano e lavorano), che di seconda importazione (dalle aziende di lavorazione ai commercianti o grossisti o fabbriche di gioielli);
• Preveda regole per emettere dei certificati di esportazione, o certificati di garanzia che, oltre a dichiarare il paese di origine, assicurino che i diamanti non provengono da zone di conflitto;
• Preveda un sistema di registrazione delle quantità prodotte, e di quelle importate ed esportate da ogni Paese.


fonte: http://web.tiscali.it/amnestybergamo/campagne/diamanti.htm


sabato 8 dicembre 2007

domenica 4 novembre 2007

domenica 7 ottobre 2007

...et puis on va en france...

Le Pont d'Avignon


Le veritable savon d'Alep ...et de Marseille!


Lavande "super blue"


Les escargots...


La cure gourmande


Le manège


Le jeune pianiste d'Aix-en Provence



...oui...c'est moi!

a Dolceacqua


a spasso per le Cinque Terre

Riomaggiore


Riomaggiore


Manarola


Manarola


Vernazza

venerdì 21 settembre 2007

con un pizzico di nostalgia

eccoci qua..
sì, lo so, sono sempre un po' in ritardo...ma che ci posso fare?

Quest'estate ho visitato dei posti magnifici. Prima di tutto sono tornata nella mia amata Grecia, ad Atene e poi a Tinos, un'isola delle Cicladi, bella, arida e ventosa. Sono stata ospitata da un caro amico, nella sua tipica casetta bianca con le finestre blu... dopo anni ho rivisto parte dei miei amici che avevo conosciuto durante l'erasmus, ci siamo incontrati tutti ad Atene a casa di Dimitris... io, Patricia, Gogò, Martha...
Ho incontrato anche il mio prof di neogreco con cui facevo lezione all'Università di Ioannina.
Poi a noi si sono aggiunte delle ragazze francesi, amiche di Dimitris... inutile dire che in casa non si capiva niente, non si sapeva chi ci dormiva e chi era solo di passaggio, ogni giorno arrivava qualcuno di nuovo.
Poi nel mio piccolo cervello si sono affollate tutte le lingue parlate in casa: inglese, francese e neogreco... il che generava non poca confusione!



Kardiani - Tinos (GR) - luglio 2008
festa di battesimo




Tinos (GR) - luglio 2008
la casetta di Dimitris



Atene - luglio 2008
la casa di Dimitris

...e poi non potevano mancare le scale...

Atene - luglio 2008
la casa di Dimitris


Atene - luglio 2008
la casa di Dimitris



venerdì 13 luglio 2007

il primo amore



Questa è la mia "bimba",
το μωρό μου, la mia prima compagna di viaggio che a malincuore ho dovuto abbandonare ..
duro ma necessario il pasaggio al digitale...
era troppo lento, costoso ed ingombrante usare rullini, acidi e vaschette, per non parlare dei mal di testa e dei sensi di nausea dopo appena un'ora di stampa!!! devo però dire che niente è più emozionante che vedere comparirre l'immagine sul foglio bianco oppure caricare il rullino nella tank chiedendosi cosa ne verrà fuori e poi, come una magia, vedere che su quella lunga striscia si sono impresse tutte le immagini catturate!

venerdì 6 luglio 2007

giovedì 5 luglio 2007

letino














matese.
non è un incanto questo posto?

martedì 3 luglio 2007

mah... parte seconda..

che poi mi chiedo emiRIchiedo: ma chi deve passarci di qui se nessuno sa che questo blog esiste????

mah...

mah...

chissà cos'è che ci spinge a scrivere e a rendere pubblico ciò che scriviamo.
è strano, ma alla fine ci sono cascata anche io. in realtà quello che voglio farci ancora non lo so .
mah, meglio cominciare con qualche foto...

lunedì 2 luglio 2007

η αρχή

όλα αρχίσανε από την λίμνη













...κι εγώ θ΄αρχίσω ακριβώς από΄δω...