venerdì 18 aprile 2008

E ti vengo a cercare (Fisiognomica, 1988)

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

...fare come un eremita che rinuncia a sé???

Ha pensato di appartarsi in luogo isolato in solitudine?
Cosa le sarà mai accaduto?

luna ha detto...

si era per un attimo smarrita...

Anonimo ha detto...

l'avevi pure scritto, infatti l'hai trovato